Nella lezione da me tenuta al Festival di Fiuggi 2015 ho anche spiegato la ragione del coinvolgimento di piccoli strumenti percussivi in brani destinati a interpreti di altri strumenti (a fiato e a corde) e ad essi opportunamente affidati: nel dilagante deficit di attenzione per la musica colta contemporanea alcuni suoni percussivi evocano – in modo subliminale – antichi riti religiosi, pagani e altri eventi numinosi giacenti nell’inconscio. Il ridestarsi di un atavismo della memoria – indotto da un congruo e integrato ricorso a piccole percussioni evocative – renderebbe presumibilmente attrattiva una musica che li contiene ma che si dipana in assenza di un codice musicale socialmente condiviso. Si favorirebbe così un’adesione favorevole e suscettibile di promuovere l’interesse per la musica d’arte contemporanea, priva di un codice linguistico di riferimento, a tutti noto. Tale fu il codice tonale che non si vuole qui rianimare dal co
FRA CODICE SEVERO E BELLEZZA DI ASCOLTO
- Renzo Cresti incontra Davide Anzaghi
Uno dei più innovativi compositori italiani di oggi, Davide Anzaghi, conversa con uno dei più importanti musicologi, Renzo Cresti. Dal loro dialogo emergono profonde riflessioni sulla situazione della musica contemporanea in Italia, oltre a un approfondimento sulla poetica e il modo di concepire la composizione di Davide Anzaghi
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Premi e riconoscimenti recenti
- Verona 19 Novembre 2015
Premio Spezzaferri per la sua opera in favore della Musica, della Didattica e della diffusione dell’Arte di Euterpe - Fiuggi, Teatro Comunale, 18 luglio 2015
Premio per la Composizione 2015 - Alessandria, 27 settembre 2014
Premio Chitarra d'Oro 2014